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Difesa della laguna e zone protette:
Oggi per difesa della laguna di Venezia si intende prettamente la difesa dell’ambiente, la preservazione delle opere e la difesa dalle problematiche dell’acqua alta.
Le aree umide sono, mondialmente, considerate come zone molto particolari e degne di essere protette. Oggi la laguna è stata designata come Patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO. Quasi tutta la laguna, sotto la “rete natura 2000” è diventata a zone” SIC” (importanza comunitaria) ,“ ZPS” (protezione speciale), IBA (important bird area)e biotopi d’interesse naturalistico. Inoltre è stata inserita come area protetta dalla Convenzione di Ramsar sulle “zone umide di importanza internazionale". Dal 1983 sono in corso alcune iniziative per creare un grande parco della laguna. Sono state avviate anche proposte di legge nel 1996 e nel 2006.
Il comune di Venezia è molto attento alle problematiche della laguna e sono stati avviati diversi progetti. Citiamo l’Osservatorio naturalistico della Laguna con la realizzazione dell’Atlante della laguna. E’ proprio di questo sito la diffusione della cultura della laguna. Loro la cartina che vi presentiamo (autorizzata alla pubblicazione come riportato in fondo al documento)
Non è compito però di quest’articolo andare a fondo sulle zone a tutela ambientale della laguna, e per i dettagli riportiamo i siti ufficiali:
Atlante della laguna di Venezia (si ringrazia per la concessione alle immagini) Parco della laguna di Venezia Comune di Venezia (pagine sulla laguna)
Ed inoltre sul sito della regione veneto la normativa di riferimento:
Ricordo che sul sito AIAM è presente un’articolo sulle zone protette del Mediterraneo
Il Progetto MO.S.E.:
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Funzionamento MOSE:
A: Laguna
B: Mare aperto
1: Basamento
2: Paratoia
3: Aria compressa
4: Acqua espulsa
(3) immagine con Licenza GNU FDL
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Il progetto MO.S.E. (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico) nasce da un concorso del CNR nei primi anni settanta, a garanzia di un'intervento urgente contro il fenomeno dell'acqua alta. Fenomeno che nel 1966 vide la più alta marea raggiungendo quota 194 cm. Nei primi anni '80 ci furono molti dibattiti su sette progetti diversi. Dopo anni d'indagini, studi ed analisi, alla fine degli anni '80, nasceva il progetto REA (Riequilibrio E Ambiente) che vedeva i preliminari sulle bocche di porto. Nei primi anni '90 dopo il giudizio al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici veniva approvato il progetto MOSE.
Il progetto consiste in opere a difesa situate sulle bocche di porto costituito da paratoie mobili a scomparsa. Il progetto prevedeva che non venisse modificato lo scambio idrico tra mare aperto e laguna. Le paratoie sono in pratica grosse scatole metalliche ancorate al fondo su uno dei lati lunghi a cassoni in cemento armato. Quando le condizioni meteo-marine sono normali le casse sono piene d'acqua ed adagiate sul fondo. Mentre in condizioni di allerta marea, superiore a 110 cm, vengono riempite d'aria. Ruotando sulle cerniere, le casse, emergono e creano una barriera isolando così la laguna.
La struttura dovrebbe essere operativa dal 2014.
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