Durante una mia immersione nelle acque di Ponza del luglio 2012 mi sono imbattuto in una invasione aliena subacquea. Sono sceso in acqua dal gommone, erano circa le 11 e 30, e subito sono stato circondato da mille organismi planctonici. Sembravano meduse. Arrivavano ad ondate. Ma dopo il primo attimo di sbigottimento ed osservandole meglio sembravano proprio; ctenofori. Guardandoli si può facilmente immaginare da dove abbiano preso spunto alcuni autori dei film di fantascianza per raffigurare navi stellari o esseri alieni. Però il loro moto è molto aggraziato e sembrano fluttuare a mezz'aria. Anzi mezz'acqua. Ho cominciato a scattare cercando di metterli a fuoco con uno sfondo scuro. Pare una banalità. Da molti scatti ho estrapolato quello che vedere in questo documento.
Al Phylum Ctenofora appartengono circa un centinaio di organismi marini quasi tutti planctonici. Hanno il corpo trasparente e a prima vista possono essere scambiati per meduse. In alcuni casi il loro corpo è bioluminescente, ma la cosa straordinaria è che sono fatti quasi interamente d'acqua.
Alcuni studi effettuati dal planctologo Chun (1880) nel Golfo di Napoli riportano ben 17 specie di ctenofori sul totale di 20 dell'intero Mediterraneo. Facendo riferimento a Tortugas che dovrebbe avere la maggior numero di specie di ogni parte delle coste Nord Americane, cioè 12 secondo lo studioso Mayer (1912).
Sono animali molto fragili e la rigenerazione di parti perdute o lese avviene molto rapidamente.
Si nutrono grazie a cellule caratteristiche, dette colloblasti, che hanno funzione adesiva e sono usate per catturare piccoli organismi planctonici.
Un grosso organo apicale (statolite) regola equilibrio e il movimento idrostatico ed è direttamente in connessione con i cordoni nervosi sottostanti. Non possiedono un'apparato respiratorio. Sono organismi che hanno applicato il metdo dell'ermafroditismo per la riproduzione ed è un'adattamento alla vita planctonica. Sono generalmente solitari e vivono nel plancton, ma in alcuni casi diventano bentonici quando perdono i cteni (ciglia pari ad otto) e sprofondano negli abissi fino a 3000 metri di profondità . i tentacoli sono nella maggior parte dei casi retraibili in tasche all'interno del corpo. Sono posti sui tentacoli delle cellule adesive con cui catturano le prede.
Il phylum dei Ctenofori è diviso in 2 classi:
- TENTACOLATI : provvisti di tentacoli
- NUDI : privi di tentacoli.
I tentacolati rappresentano la quasi totalità della specie.
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Immagini di Michele Abbondanza |
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É arrivato lo ctenoforo Mnemiopsis leidyi
Riferimenti:
Ctenofori mediterranei
Il documento è stato elaborato il 23 agosto 2012
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