Astropecten platyacanthus (Philippi, 1837)
Phylum Echinodermata
Classe Asteroidea
Ordine Paxillosida
Famiglia Astropectinidae
Genere Astropecten
Specie platyacanthus
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Autore foto: Roberto Pillon
Informazioni aggiuntive
Nomi comuni italiani Stella spinosa
In natura
Distribuzione Mediterraneo
Descrizione Ha le placche marginali dorsali abbastanza strette e alte ricoperte lateralmente da squame e piccoli aculei. Nella loro sommità hanno un solo forte aculeo, di norma appuntito ma di forma irregolare, un po’ appiattito lateralmente, il più delle volte di colore giallognolo o arancio ma può essere anche biancastro. Talvolta, specialmente nei soggetti più giovani, solo le placche marginali dorsali comprese fra le braccia portano un aculeo mentre le altre ne sono prive (in alcuni rari esemplari tutte, anche quelle comprese fra le braccia, sono prive di aculeo). Nelle popolazioni di alcune zone del Mediterraneo (per esempio il Sud della Corsica) questa caratteristica è molto frequente. L’aculeo delle placche marginali dorsali è (più o meno) scostato dal bordo interno e lascia sulla sommità della placca, alla base interna degli aculei, una piccola zona nuda di colore blu-viola se la placca è priva di aculeo o poco sviluppato (di norma verso la punta della braccia) oppure bianco se c’è un forte aculeo (di norma nelle placche più vicino al disco sono più sviluppati). Il numero massimo di placche marginali dorsali osservate per questa specie è 48 anche se di norma è compreso tra 29 e 43 a seconda della taglia della stella. Le placche marginali ventrali hanno degli aculei lunghi, piatti, con apice abbastanza appuntito. E’ una stella con caratteristiche molto variabili e può avere braccia larghe (di norma negli esemplari più giovani) oppure strette (negli esemplari più grandi). Il lato aborale presenta una colorazione molto variabile e può essere bruno più o meno scuro, verde oliva, rosa-bruno, grigio-bluastro. Il lato orale è di norma di colore giallo-bruno. Si trova in tutti i tipi di fondali mobili da 1 a 60 m circa di profondità anche se si incontra con maggiore frequenza nei fondali misti di sabbia grossa e fango. Pur essendo una specie attiva prevalentemente di sera è possibile incontrare qualche occasionale esemplare a qualsiasi ora del giorno. Raggiunge normalmente un diametro di 9-12 cm ma eccezionalmente può misurarne fino a 18. E’ l’Astropecten mediterranea più difficile da identificare sia per la variabilità della specie, sia per la somiglianza con alcune delle altre specie.
Caratteristiche Si distingue da Astropecten bispinosus principalmente per avere l’aculeo delle placche marginali dorsali scostato dal bordo interno che lascia sulla sommità della placca una piccola zona nuda di colore blu-viola oppure bianco. Si differenzia poi per avere le placche marginali dorsali coperte lateralmente di squame e piccoli aculei (invece che nude), per portare un aculeo un po’ più piccolo di forma irregolare e un po’ appiattito lateralmente (invece che lungo e conico) e per avere mediamente meno placche marginali dorsali per ogni braccio. Dovrebbe essere d’aiuto, nella distinzione delle due specie, il fatto che, a contrario di Astropecten bispinosus, questa specie di norma non ha i due aculei delle placche marginali dorsali compresi fra le braccia molto più lunghi degli altri ma può essere forviante perché anche Astropecten platyacanthus può presentare questa caratteristica in maniera meno accentuata (inoltre il fatto che negli esemplari giovani di Astropecten platyacanthus solo le placche marginali dorsali comprese fra le braccia portano un aculeo può indurre in errore). Altre differenze tra le due specie si possono rilevare nel fatto che mediamente Astropecten platyacanthus ha un disco centrale più grande rispetto a Astropecten bispinosus, il lato orale è più scuro e l’estremità delle braccia più arrotondato con un minuscolo puntino rosso acceso all’estremità (che in Astropecten bispinosus è visibile solo in esemplari piccoli pochi cm).
Astropecten platyacanthus differisce invece da Astropecten spinulosus per avere delle placche marginali dorsali molto differenti: più alte, definite, di colore diverso dall’aculeo e che portano aculei molto più grandi e forti. Secondariamente anche l’aspetto generale della stella ed il colore di norma sono diversi, essendo Astropecten spinulosus piuttosto esile e caratterizzata sempre da colori molto scuri riconducibili al marrone. Si può inoltre distinguere facilmente da Astropecten spinulosus dalla dimensione, quando il soggetto raggiunge o supera i 10 cm di diametro (in quanto Astropecten spinulosus non raggiunge i 10 cm di diametro).
Gli esemplari giovani di Astropecten platyacanthus talvolta si possono confondere con Astropecten jonstoni quanto ad aspetto generale e colore, ma si distinguono sempre facilmente se si osservano le placche marginali e i loro aculei.
In cattività
Temperature Necessita di temperatura molto stabile.
Specie affini Astropecten spinulosus, Astropecten jonstoni, Astropecten aurantiacus, Astropecten bispinosus, Astropecten irregularis
Difficoltà di allevamento
(Clicca qui per i livelli di difficoltà)
0 - Informazione non disponibile

Data ultima revisione: 20/11/2012
Autore scheda: Roberto Pillon


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