Cerianthus membranaceus (Spallanzani, 1784)
Phylum Cnidaria
Classe Anthozoa
Ordine Ceriantharia
Famiglia Cerianthidae
Genere Cerianthus
Specie membranaceus
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Autore foto: Willy Smith Jacobs
Informazioni aggiuntive
Nomi comuni italiani Cerianto
In natura
Distribuzione Vive col tubo infossato nei findi mobili sabbiosi e fangosi, oppure infossato tra ciottoli e frammenti biogeni in fondali detritici grossolani, tra 1 e 40 m di profondità.
Descrizione Il corpo, di forma allungata leggermente fusiforme, è contenuto in un tubo fibroso secreto dall'animale; termina con una complessa corona composta da oltre 100 tentacoli disposti su quattro cerchi. Il secondo cerchio dall'esterno è composto dai tentacoli più lunghi, i cerchi interni sono composti da tentacoli sottili e molto fitti.
Il colore è estremamente variabile, passando da esemplari pressoché neri o viola molto scuro a esemplari pressoché bianchi; comuni le forme brune e verdastre; possono essere bicolori, ad esmepio bianchi con la corona più esterna verde debolmente fluorescente.
In cattività
L'ambiente in vasca Necessitano di un fondo alto dove poter infossare il tubo.
Necessita di illuminazione costante.
Temperature Necessita di vasca refrigerata, è bene non superare i 22°C.
Osservazioni Al contrario di quanto asserito su molti libri, vivono benissimo anche raggruppati in più esemplari, non sono noti segli di insofferenza all'intreccio dei tentacoli.
Varie e curiosità Estremamente robusti e longevi, sono documentati casi di vita in vasca, acquari pubblici, per circa settant'anni.
Alimentazione Devono essere nutriti sia con particelle fini come per i celenterati di piccole dimensioni sia saltuariamente con piccoli pezzi di polpa di gambero o pesce. Non bisogna eccedere con l'alimentazione; in caso contrario sintomi di disagio saranno manifesti con afflosciamento dei tentacoli.
Incompatibilità Crostacei eccessivamente vivaci possono danneggiarli o cibarsene.
I tentacoli sono urticanti per piccoli celenterati sessili (Cladocora caespitosa, Astroides calycularis, gorgonie) e per piccoli pesci: sconsigliati quindi in vasche piccole non dedicate.
Difficoltà di allevamento
(Clicca qui per i livelli di difficoltà)
0 - Informazione non disponibile

Data ultima revisione: 21/11/2012
Autore scheda: Stefano C. A. Rossi


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