Cladocora caespitosa (Linneaus, 1758) Organismo protetto.
Phylum Cnidaria
Classe Anthozoa
Ordine Scleractinia
Sott'ordine Faviina
Famiglia Faviidae
Genere Cladocora
Specie caespitosa
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Autore foto: Pietro Astone
Informazioni aggiuntive
Convenzioni di protezione e pesca/prelievo
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REDLIST

Inserita in RED LIST nel 2009 - valutazione DD
Nomi comuni italiani Madrepora a cuscino
Nomi comuni regionali e internazionali
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(I) Cervello di mare
HR=Koralj busenasti - E=Madrépora mediterranea - D=Rasenkoralle - TR=Mercan -
In natura
Distribuzione Mar Mediterraneo.
Descrizione Questo Antozoo coloniale si presenta spesso in colonie sferoidali o reniformi in cui si distinguono i singoli individui; il diametro di ogni scheletro calcareo (polipierite) raggiunge raramente il centimetro. Ciascun polipo, di colore giallo-verdastro o bruno-grigiastro, diafano, ha una corona di tentacoli verrucosi. Ciascun polipierite, lungo anche alcuni centimetri, e' ben distinto da quelli adiacenti, e l'interno della colonia presenta un aspetto fittamente ramificato.

Le colonie di maggiori dimensioni, definite “banchi”, possono ricoprire superfici di alcuni metri quadrati.
Caratteristiche Le colonie crescono su substrato duro e presentano quindi forme diversificate. Sono animali sessili, cioè immobili rispetto al substrato, e si riproducono sessualmente e asessualmente. Si tratta di madreporari “zooxantellati”, includono cioè le alghe unicellulari zooxantelle nei propri tessuti come i madreporari tropicali. Il nutrimento tuttavia avviene in prevalenza per cattura di perticelle di cibo (eterotrofo), integrato da nutrimento autotrofo (fornito dalle zooxantelle) in piccola parte e solo nelle colonie esposte a luce sufficiente. Per questo motivo la Cladocora cresce bene anche in profondità ed in acque relativamente torbide.
La velocità di crescita delle colonie varia tra 2.9 e 5.2 mm/anno (misurata in acquario a 18-20°C di temperatura).
Una colonia vive in natura per molte decine di anni (>60 anni)
In cattività
L'ambiente in vasca Vive sopra substrati rocciosi non troppo ripidi, da 1,5 m sino a 600 m di profondità, talora in grotta. Vive bene in acquario, a patto di mantenere la colonia nella posizione ed alle condizioni che manteneva in natura.
Necessita di illuminazione costante.
Temperature Temperatura al di sotto dei 22 °C.
Osservazioni Osservazioni in natura:
Nel Golfo di La Spezia tollera variazioni stagionali di temperatura tra i 13°C invernali ed i 23°C del periodo estivo.
Varie e curiosità Possiede una capacità di adattarsi alle varie condizioni di luce che gli permettono di regolare rapidamente il fabbisogno con più o meno spesa energetica.
Pur avendo questa specificità è necessario fornire una luce costante.
Alimentazione Si nutre di plancton e di altre particelle organiche in sospensione. In acquario accetta mangimi polverizzati e gradisce plancton vivente (artemia).
Necessita di grandi quantità di cibo. Se ne tenga conto e si adegui la filtrazione della vasca.
Difficoltà di allevamento
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5 - Molto difficile
Commenti ed osservazioni
Stefano C.A. Rossi Gli studi scientifici in corso testimoniano che la specie era molto frequente nel Pleistocene e la sua diffusione si è progressivamente ridotta, si suppone a causa di mutamenti climatici. Attualmente è in forte regresso; studi di dettaglio effettuati dall’ENEA di Lerici hanno verificato un tasso di estinzione delle colonie fino al 50% annuo in alcune aree. L’orientamento attuale è di considerarla specie a rischio, di conseguenza si raccomanda il prelievo solo di colonie già danneggiate da altre attività o comunque solo quando si è certi di poterne garantire condizioni ottimali di sopravvivenza (esempio acquario refrigerato).

Gli anelli di crescita annuali presentano una certa relazione con le temperature medie annuali, e sono uno dei molti elementi utilizzati a supporto della ricostruzione delle variazioni climatiche nel recente passato.

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Data ultima revisione: 03/10/2013
Autore scheda: Stefano C.A. Rossi


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