Dasyatis pastinaca (Linnaeus, 1758)
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Phylum |
Chordata |
Classe |
Elasmobranchii |
Ordine |
Rajiformes |
Famiglia |
Dasyatidae |
Genere |
Dasyatis |
Specie |
pastinaca |
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Autore foto: Roberto Pillon
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Informazioni aggiuntive |
Convenzioni di protezione e pesca/prelievo (Clicca qui per maggiori informazioni) |
Inserita in RED LIST nel 2009 - valutazione DD |
Nomi comuni italiani |
Pastinaca |
Nomi comuni regionali e internazionali (Clicca qui per le sigle internazionali) |
(I) Trigone
GB=common stingray
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In natura |
Distribuzione |
Mediterraneo e Atlantico orientale dalla Norvegia all'Angola |
Descrizione |
Corpo appiattito con disco a forma romboidale dai margini anteriori rettilinei e posteriori leggermente convessi, muso appuntito, pinne ventrali piccole, pinna dorsale assente e coda conica appuntita lunga da una volta a una volta e mezzo il disco. La testa è un poco sporgente sul piano del disco con gli occhi immediatamente seguiti dagli ampi spiracoli. Circa ad un terzo della coda è presente una robusta spina seghettata collegata a ghiandole velenifere che rendono questa specie potenzialmente pericolosa. Vive dai 2 m fino a 200 m di profondità in fondali sabbiosi o fangosi e può inoltrarsi anche in ambienti salmastri. Si trova tipicamente o infossata nella sabbia o adagiata sul fondale sopra deposti di Posidonia morta in ampie baie sabbiose. La pelle è liscia e di colore verde oliva o bruna. La parte superiore della coda è di colore molto scuro disegnando una sorta di linea lungo tutta la sua lunghezza. Può raggiungere i 2,5 m di lunghezza e 1,4 m di larghezza. E' una specie abbastanza comune. |
Caratteristiche |
Si ciba di molluschi, crostacei e vermi che ricerca nel fondale che scava con l'aiuto delle pinne pettorali. Anche se la specie è potenzialmente pericolosa, infatti la sua puntura può produrre gravi conseguenze nell'uomo, ha un'indole timida e tende a scappare all'avvicinarsi di un subacqueo. Se molestata tende sempre a scappare velocemente grazie alle grandi pinne e solo se costretta come risorsa estrema usa l'aculeo velenifero. Preferisce inoltre sempre spiagge tranquille e poco affollate per cui in realtà gli incidenti con questa specie sono assai rari e sempre provocati da macroscopiche negligenze dell'uomo. Da fotografia è praticamente indistinguibile dalla specie Dasyatis tortonesei e quindi per un'identificazione certa occorrerebbero analisi di laboratorio. |
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In cattività |
L'ambiente in vasca |
Tollera variazioni di salinità/densità. |
Temperature |
Necessita di temperatura molto stabile. |
Specie affini |
Dasyatis violacea, Dasyatis centroura, Dasyatis tortonesei |
Difficoltà di allevamento (Clicca qui per i livelli di difficoltà) |
0 - Informazione non disponibile |
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