Mullus surmuletus (Linneaus, 1758)
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Perciformes
Famiglia Mullidae
Genere Mullus
Specie surmuletus
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Autore foto: Leonardo Cherici
Informazioni aggiuntive
Nomi comuni italiani Triglia di scoglio
Nomi comuni regionali e internazionali
(Clicca qui per le sigle internazionali)
(I) Triglia maggiore o triglia di scoglio(Italiano); Steglia de roca, Streglia de rocca, Tregghia de Cheuggio, Treggia de scheuggio, Tregghia veaxa, Tria, Triglia grossa (Liguria); Barbòn, Triglia, Tria (Veneto); Barbòn, Barbòn de nassa, Trija, Triola, Trilio
GB=Surmullet, Reg mullet, Striped surmulet - F=roco, Roujet de roco, Barbon, Barbarin, Rouget barbet - D=roco, Roujet de roco, Barbon, Barbarin, Rouget barbet - E=Salmonete, Barbo, Salmonete rayado, Salmonete de arzel, Mol de roca, Moll boratjo, Entrejo de roca.
In natura
Distribuzione Mar Mediterraneo.
Descrizione Ha profilo arrotondato e raggiunge dimensioni maggiori, fino a 40 cm e 1 kg di peso, ma gli esemplari che incontreremo comunemente andranno dai 4 ai 25 cm. Vive su roccia, sabbia e morzata, spesso in vicinanza di Posidonia.
Le triglie sono pesci dall’aspetto inconfondibile, dal bel colore rosso-arancio e giallo e dai lunghi baffi bianchi, che sono barbigli tattili e le servono per individuare il cibo nel sedimento. Hanno il corpo fusiforme leggermente compresso lateralmente e coperto di grosse squame sottili.
Le due specie (Mullus surmuletus e Mullus barbatus) hanno comportamento identico: vivono in stretto contatto con il fondo, grufolando continuamente col muso il sedimento in cerca di vermi che costituiscono il loro cibo preferito.
Se non disturbati, potremo osservare i branchi di triglie posate sul fondo in posizione di relax; in questo caso la loro colorazione sara’ piu’ sgargiante del solito e grosse bande rosse appariranno sulla livrea.
Caratteristiche La Triglia di scoglio (Mullus surmuletus) si distingue dalla congenere Triglia di fango (Mullus barbatus) in quanto M. surmuletus ha la prima pinna dorsale colorata con bande longitudinali scure e il profilo del muso inclinato mentre M. barbatus ha la prima pinna dorsale incolore e il profilo del muso quasi verticale.
In cattività
L'ambiente in vasca Le triglie sono pesci molto delicati, che mal tollerano sbalzi termici e di salinita’, e innalzamento di temperature oltre i 24°.
Peraltro gli acquariofili non dotati di refrigeratore potranno allevarle da ottobre a marzo-aprile per poi liberarle nel loro elemento (e non mi riferisco all’olio di una padella!) quando l’acqua nell’acquario superera’ i 24°.
Necessita di illuminazione costante.
Temperature 24° max.
Osservazioni Le triglie sono pesci gregari, che amano vivere in gruppi di almeno due esemplari: riprodurremo quindi tale condizione anche nel nostro acquario.

In condizioni di allevamento ottimali le triglie sono pesci molto belli e divertenti da osservare, che contribuiscono anche alla movimentazione del primo strato di sabbia, quindi alla rimozione del detrito.
Cure Pesci quindi che richiederanno esperienza e acquario refrigerato per essere allevate con successo e a lungo. Data la difficolta’ e le attrezzature richieste per l’allevamento delle triglie, si sconsiglia qualsiasi tentativo ai neofiti.
Alimentazione Grufolando il fondale le triglie sono alla continua ricerca di cibo; questi pesci sono piuttosto selettivi nella loro alimentazione e non si discostano mai molto dalle loro abitudini da liberi. Dovremo quindi provvedere alla loro dieta somministrando tremoline, che sono i vermi marini piu’ economici e graditi, o altri anellidi di piccola dimensione.

In rari casi si riesce ad abituarle a cibi granulari affondanti, specifici per acquari marini.
Specie affini Mullus barbatus
Difficoltà di allevamento
(Clicca qui per i livelli di difficoltà)
5 - Molto difficile
Commenti ed osservazioni
Salvatore Marsala Osservazioni:
Grazie ai loro barbigli smuovono continuamente i primi cm del dsb migliorando l'ossigenazione degli strati superficiali con conseguenti effetti benevoli sulla rapida decomposizione della materia organica. Da quando le ho inserite ho infatti meno detriti depositati sul fondo.
Di contro sono pesci molto timidi e che richiedono un'alimentazione troppo specifica ed in particolare sino ad oggi hanno accettato solamente pezzetti di Koreano o altri vermi comunemente usati per la pesca (Arenicola, tremolina etc..) che gli somministro ogni 2 giorni con le mani in prossimità della bocca per evitare che gli altri pesci lo prendano prima. La somministrazione va eseguita smuovendo la sabbia con un dito e loro incuriosite e attratte dal polverone di sabbia (ove pensano di trovare vermetti e/o altri organismi) si
avvicinano e così lascio il pezzetto di verme che in breve tempo riescono a prendere. Bisogna stare attenti però a non avere altre specie vicine che in genere sono molto più voraci e veloci nel prendere l'alimento. Bisogna quindi cercare di allontanare con la mano le altre specie prima di somministrare il verme.
Altro particolare importante è somministrare piccoli pezzetti (max 1 cm) poichè ho notato che se l'alimento è troppo grosso, prima di deglutire girano e rigirano l'alimento in bocca tantissime volte. A volte capita pure che lo
risputano per poi rimangiarlo poichè penso che cerchino di piazzare
l'alimento in una posizione migliore, (e anche in questi casi capita
che qualche altra specie se ne approfitti).
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Data ultima revisione: 22/11/2012
Autore scheda: Mario Anderson, con il contributo di Michele Abbondanza, Roberto Pillon, Salvatore Marsala.


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