Palaemon adspersus (Rathke, 1837)
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Phylum |
Arthropoda |
Classe |
Crustacea |
Ordine |
Decapoda |
Famiglia |
Palaemonidae |
Genere |
Palaemon |
Specie |
adspersus |
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Autore foto: Pietro Grassi
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Informazioni aggiuntive |
Revisioni e sinonimi |
Leander adspersus, Leander adspersus var. fabricii (Rathke, 1843) |
Nomi comuni italiani |
Gamberetto di laguna |
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In natura |
Distribuzione |
Norvegia, isole Britanniche,Mar Mediterraneo, Mar Nero, Mar Baltico, Mar Caspio, raramente nelle coste francesi e inglesi. Vive nelle lagune, in baie o in zone con moderata movimentazione, si trova nelle praterie di Posidonia e praterie algali fino ai 12 metri di profondità.Localmente comune. |
Descrizione |
Aspetto tipico del genere Palaemon, corpo trasparente,talora con sfumature da verde a grigiastro, con ornamentazione data da fitta puntinatura più o meno evidente, colorazione bruna e rossa. L'ornamentazione colorata è normalmente estesa al rostro e agli arti. Rostro non molto allungato, segno utile per distinguerlo dallo P. xiphias che presenta la stessa puntinatura, ma con un rostro molto più lungo. |
Caratteristiche |
Vive in gruppi talora molto densi, da giustificarne la pesca commerciale. |
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In cattività |
L'ambiente in vasca |
Non ha particolari esigenze ambientali se non la presenza di molte alghe; in assenza di fanerogame marine densi gruppi di Caulerpa prolifera e C. taxifolia svolgono egregiamente la funzione. Tollera variazioni di salinità/densità. Tollera variazioni di illuminazione. |
Temperature |
Tra i Palaemonidi è il più sensibile agli sbalzi di temperatura; è bene non superare i 24-25°C.
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Osservazioni |
Anche questi gamberettisono ottimi spazzini per il fondo e soprattutto per mantenere pulite le fronde della vegetazione.- |
Cure |
Come per tutti i palaemonidi, la riproduzione di questi gamberetti avviene con regolarita’ anche in acquario; le uova sono conservate tra gli pleiopodi fino alla liberazione delle larve; per la crescita sono necessarie colture di zooplancton, non si ha notizia di allevamento con esito positivo in acquari casalinghi. |
Alimentazione |
I Palaemon hanno dieta onnivora; è consigliabile quindi somministrare piccole parti di polpa di gamberetti o di pesce ed eventualmente magimi industriali inclusi quelli ad alto contenuto di spirulia; svolgono poi eccellenti funzioni di spazzini nutrendosi anche di alghe. |
Specie affini |
P. xiphias |
Incompatibilità |
P. adspersus appare più esposto dielle specie affini alle insidei di celenterati quali A. equina, A. sulcata e simili. |
Difficoltà di allevamento (Clicca qui per i livelli di difficoltà) |
0 - Informazione non disponibile |
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Commenti ed osservazioni |
Mario Anderson |
Mettiamo sempre almeno 6 o 7 di questi gamberi nel nostro acquario: infatti mettendone molti, date le loro abitudini soprattutto notturne, avremo piu’ possibilita’ di vederne qualcuno fuori dai ripari anche di giorno. I gamberi di scoglio sono ospiti simpaticissimi per l’acquario mediterraneo, e sara’ obbligatorio per un acquario completo ospitarne una colonia. Sono ospiti discreti, anche timidi, che non danneggiano alcunche’ e non hanno incompatibilita’ con altre specie. Semmai sono loro ad essere a rischio se nella nostra vasca ospiteremo saraghi o sparidi in genere, sciarrani, scorfani o altri serranidi.
Se decideremo di dare importanza a questa specie, eviteremo gli eccessi di caulerpa prolifera, alga presso la quale il palaemon ama nascondersi e nella quale sparira’ per sempre, facendo perdere le proprie tracce. Sebbene tutti i palaemon siano specie molto rustiche e di poche pretese, una volta in acquario ne sopravvivera’ a lungo una percentuale di 1:5 circa.
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Nicola LD |
Per ricreare il suo ambiente in acquario sarà necessario popolare l’acquario con molte alghe. Creando grotte ed anfratti il palaemon troverà subito il luogo dove si rifugerà per scappare ai pesci dell’acquario. Non mettetelo in vasca assieme a pesci troppo irrequieti come cernie, anthias, apogon e simili. I loro migliori compagni di vasca sono gli invertebrati. |
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