Posidonia oceanica (Linnaeus, 1813)
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Phylum |
Spermatophyta |
Classe |
Monocotyledoneae |
Ordine |
Potamogetonales |
Famiglia |
Potamogetonaceae |
Genere |
Posidonia |
Specie |
oceanica |
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Autore foto: Roberto Pillon
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Informazioni aggiuntive |
Revisioni e sinonimi |
Delile Zoostera oceanica |
Convenzioni di protezione e pesca/prelievo (Clicca qui per maggiori informazioni) |
Barcellona Allegato 2 e 3 : L. 175, 27.05.99 |
BERNA Allegato 1 : L. 503, 5.10.81 |
REDLIST |
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Inserita in RED LIST nel 2010 - valutazione LC |
Nomi comuni italiani |
Posidonia |
Nomi comuni regionali e internazionali (Clicca qui per le sigle internazionali) |
(I) Alga marina maggiore -
GB=Ocean grass-wrack, neptunegrass - HR=voga - ET=gangere el-bahr - F=posidonie - GR=phyci - E=posidonia -D=neptungras - TN=driaa - TR=deniz ilahi
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In natura |
Distribuzione |
Fanerogama marina endemica del Mediterraneo con un'ampia distribuzione, limitata ad ovest prima dello Stretto di Gibilterra ed a est alla zona del Bosforo (Augier-1985). Non è presente tra il Libano e il delta del Nilo. In Adriatico centro settentrionale è presente solo sporadicamente nel Golfo di Trieste (gamulin-Brida- 1974). E' rara sulle coste francesi ad ovest della Camargue Boudouresque et Meinesz-1982).
Vivono altre specie lungo le coste dell'Australia (Diviacco 2001).
Vedi sopra. |
Descrizione |
Foglie munite di numerose cellule tanniniche, larghe circa 1 cm e lunghe 30-120 cm. Rizoma ingrossato, con residui fibrosi di foglie. Comune su substrati sabbiosi, dal livello del mare fino a 40 mt di profondità. Forma delle praterie. Specie di grande importanza ecologica.Sulle foglie e sul rizoma si trovano idroidi, ascidie, spugne, policheti come pure alghe epifite. Attualmente è in forte regressione. E' una fanerogama marina e in quanto tale si distingue dalle alghe sia per la differenziazione in radici, fusto (rizoma) e foglie, sia per la produzione di organi specializzati per la riproduzione sessuale ben visibili (fiori e frutti). |
Caratteristiche |
Oggi protetta e considerata un elemento qualificante dello stato dell'ambiente (Direttiva 92/43 Unione Europea). Posidonia oceanica si insedia sia su fondali di sabbia più o meno grossolana che su fondali rocciosi, in un range che va dalla superficie fino a 40 m di profondità, in acque particolarmente limpide. Sopporta bene gli sbalzi termici, ma non tollera temperature inferiori a 10° C o superiori a 28°C. Questa pianta è stenoalina, scompare in prossimità degli sbocchi fluviali ed è assente nelle aree salmastre. |
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In cattività |
L'ambiente in vasca |
Specie protetta! Evitare qualsiasi prelievo. Nel caso si trovino esemplari negli scarti della pesca professionale bisogna eseguire adattamenti alla vasca. Creare un fondo alto con forte intensità d'illuminazione. E' possibile anche coltivare la pianta tramite i semi spiaggiati Vedi articolo nei link presenti a fondo pagina). Tollera variazioni di salinità/densità. Tollera variazioni di illuminazione. |
Temperature |
La range di temperatura ottimale è tra i 12° e i 15°.
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Osservazioni |
La modalità riproduttiva comune è quella vegetativa per stolonizzazione con moltiplicazione ed accrescimento dei rizomi. E’ più rara la riproduzione sessuale con formazione di fiori in settembre-ottobre e di frutti , che giungono a maturazione in marzo-aprile. i fiori sono ermafroditi e si presentano riuniti, in gruppi di 4-10 unità, in infiorescenze di colore verde, avvolte da due brattee floreali depigmentate e lunghe da 2 a 5 cm. Le infiorescenze si trovano sulla sommità di un peduncolo di 10-30 cm di lunghezza. Nelle praterie superficiali, fino a 15 m di profondità, la fioritura avviene tra settembre e novembre, ed alla fine dell'autunno avviene la fecondazione ed iniziano a svilupparsi i frutti. La maturazione dei frutti avviene generalmente tra marzo e maggio. A profondità superiori i 15m il ciclo è spostato di circa due mesi (Mazzella, 1984) i frutti noti come olive di mare per aspetto e colore si staccano dalla pianta quando sono maturi, circa 2,2 cm, e galleggiano in superficie, dove vento e correnti le disperdono. Il eme si deposita successivamente sul fondo, dove in condizioni favorevoli germina. La foiritura si è rivelata un fenomeno più frequente di quanto si pensasse in passato, ma non sono ben noti i meccanismi che la controllano. Sembra essere favorita dall'aumento delle temperature (Giraud-1977), ma può essere influenzata anche dalla profondità, dalla posizione e dal tipo di substrato. Nelle acque fredde della zona nord, e del mar Ligure, la fioritura sembra non aver luogo con regolarità annuale. (Diviacco-Coppo 2006). |
Varie e curiosità |
Per una prateria in buono stato di salute, è stata stimata la capacità di produzione di ossigeno pari a 14 litri al giorno per metro quadro (Ministero Ambiente, 1997).
Si è calcolato che la distruzione di un metro di spessore di "matte" può comportare l'instaurarsi di un processo di erosione che, in zone con litorali sabbiosi, può determinare un arretramento della linea di costa di 20 metri.
Pochi sono gli organismi che si cibano direttamente delle foglie di Posidonia come il riccio Paracentrotus lividus o il pesce Sarpa salpa a causa di alcuni composti chimici e all'elevato contenuto di cellulosa che rende le foglie poco appetibili (Mazzella, 1986).
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Specie affini |
Cymodocea nodosa - Zostera marina - Zostera noltii - |
Incompatibilità |
Ricci e salpe che la predano. |
Difficoltà di allevamento (Clicca qui per i livelli di difficoltà) |
6 - Lasciamo fare a Madre Natura |
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