Symphodus ocellatus (Forsskål, 1775)
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Phylum |
Chordata |
Classe |
Actinopterygii |
Ordine |
Perciformes |
Sott'ordine |
Labroidei |
Famiglia |
Labridae |
Genere |
Symphodus |
Specie |
ocellatus |
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Autore foto: Carlo Caddeo
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Informazioni aggiuntive |
Nomi comuni italiani |
Tordo ocellato |
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In natura |
Distribuzione |
Mediterraneo, Mar Nero e Atlantico orientale solo fino alle coste portoghesi |
Descrizione |
Ha il corpo ovale, compresso lateralmente. Il muso è prominente e la bocca piccola. La colorazione è molto variabile e differente a seconda del sesso. I maschi sono più appariscenti con colorazione di fondo verde o brunastro (raramente arancione) con due bande scure longitudinali, venature e striature celesti specialmente sul muso. Ha sempre un'evidente macchia nell'opercolo di colore bruno scuro o celeste sempre bordata di rosso. Ha quindi un'altra macchia scura alla base del peduncolo caudale. Le femmine hanno tendenzialmente una colorazione di fondo bruno-giallastra con ventre chiaro, i fianchi striati di verde con una banda bianca longitudinale e striature gialle, verdi e celesti specialmente sul capo. Ha sempre una macchia più o meno evidente nell'opercolo e un'altra alla base del peduncolo caudale entrambe di colore molto scuro. Raggiunge la lunghezza massima di circa 15 cm.
Inserita in RED LIST nel 2010 - valutazione LC |
Caratteristiche |
In questa specie il fenomeno dell'inversione sessuale è raro. La colorazione arancione risulta abbastanza rara in tutto il mediterraneo. Frequenta acque costiere poco profonde con fondali rocciosi ricchi di alghe dalla superficie fino a circa 30 m di profondità. La sua alimentazione è costituita soprattutto da piccoli crostacei, anellidi e molluschi. E ' una specie comune e localmente molto comune. Generalmente è il labride più comune. |
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In cattività |
L'ambiente in vasca |
Zona rocciosa ricca d'anfratti e parte ad alghe superiori. |
Temperature |
Non devono essere superati i 24°
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Cure |
Non necessita di cure particolari. |
Alimentazione |
Non è specie esigente mangia indifferentemente pezzetti di cozza, gamberetti, pesce azzurro, e anche cibo secco come artemia. |
Incompatibilità |
Con specie predatrici come le scorpaena. |
Difficoltà di allevamento (Clicca qui per i livelli di difficoltà) |
2 - Facile |
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Commenti ed osservazioni |
Andrea Prodan |
Qui nel Golfo di Trieste lo metterei al terzo posto dietro il cinereus ed il roissali. Per quanto riguarda la livrea arancione, parlando per il Golfo di Trieste è piuttosto rara: l'anno scorso mi pare di non averne visto nessuno; due anni fa uno o due. Nella spiaggia di Pola era sicuramente il Labride più diffuso. La livrea arancione è leggermente superiore in questa zona rispetto al Golto di Trieste.
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Antonio Colacino |
Nella zona della Sardegna nord orientale il S.ocellatus è molto comune ed ha una livrea prettamente normale, confermo che da giovani sono in gruppo e da adulti prettamente solitari. Se disturbati usano allontanarsi, a volte nella Posidonia, altre volte nuotano lontano senza intanarsi. |
Gianni Abrignani |
Nella zona di Marsala confermo in gran parte quanto detto da Andrea, sul basso fondo( fino alla decina di metri ) è uno dei tordi più comuni, i giovani formano dei gruppi molto numerosi( sulla ventina di individui più o meno tutti della stessa dimensione) che stazionano sulle rocce al confine con la prateria di posidonia. Quando si rendono conto di un pericolo tendono più ad intanarsi che non a nascondersi tra la posidonia. Al crescere delle dimensioni i branchi diventano sempre meno numerosi, gli adulti sono quasi sempre solitari anche se mantengono sempre l'abitudine ad intanarsi. |
Roberto |
Nella zona a sud del canale d'otranto, la varietà arancione l'ho pescata a bolentino sui 50m circa ... molto raro. Ha l'apparato boccale un pò a becco di papera. |
Stefano C. A. Rossi |
In Liguria lo collocherei al 3°posto di frequenza ma mai in gruppi così numerosi. Forma arancione mai vista nella zona. |
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